“Cloe e Chagall il mangiasogni” edito da Bertoni.

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Libro “Cloe e Chagall il mangiasogni”.

Cloe e Chagall il Mangiasogni (bertonieditore.com)

Recensione a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.

Il libro scritto da Melania Nuara per Bertoni Editore si avvale delle illustrazioni della disegnatrice Rui Sawada. In vendita in tutte le librerie al costo di 13.50 euro, sul sito ufficiale della casa editrice Bertoni viene descritto così: “Dalla piccola cittadina di Rossorame, alle prese con la signorina Verdella, Cloe, la bambina con il nome quasi come il suono dello zoccolo di un cavallo, si troverà catapultata, fra grumi di colore, nei quadri di uno dei pittori più affascinanti del secolo appena trascorso. Un’avventura fantastica in un mondo onirico, tra galli da “gallilcare” e mucche volanti, che avvicina i bambini ad un’arte densa di fantasia e umanità. Questo perché, “la mia pittura si nutre di sogni e se io non sogno più muore… è così… io sono Chagall “il Mangiasogni”.

Se, scorrendo il vocabolario, ci si ferma alla voce “poliedrica”, nella accezione della personalità, la definizione che si legge è la seguente: “Che presenta molteplici aspetti, tutti degni di considerazione”. Melania Nuara è la sintesi della poliedricità. Parlare con lei vuol dire entrare in un mondo ricco di musica, arte, didattica, scrittura, psicologia che ha come filo conduttore il desiderio di coltivare il bello e, soprattutto, di comunicarlo. Impresa spesso ardua, che talvolta si fa fatica a comprendere sia perché si tende a non dare il giusto valore a tutto ciò che riguarda la professione dell’arte – in ogni sua forma – sia perché quando si cerca di condividerlo in modo alternativo le barriere da abbattere non sono poche, in particolare nel Sud Italia.

Nuara Melania, agrigentina di nascita e locrese d’adozione, ha una formazione ampia ed eclettica. Laureata al DAMS con lode, diplomata in pianoforte, con specializzazione in musica da camera e, infine, in musicoterapia presso la scuola quadriennale umbra. Un vero e proprio percorso che lei stessa definisce personale prima che lavorativo: arricchito da una vasta esperienza che spazia dai laboratori ai concerti e abbraccia anche la scrittura con la pubblicazione di tre libri per bambini e ragazzi, nei quali proprio musica e arte sono linguaggio preferenziale: “La vera storia inventata di Beethoven”, “Mozart e la ricerca della felicità” (ed. Rueballu) e questo “Cloe e Chagall il Mangiasogni” (ed. Bertoni). In una intervista, l’autrice ha affermato: “Dico sempre che leggo per dimenticare nel senso che se non vedessi i libri sparsi per casa, molti non saprei neanche di averli letti. Però Pennac non è uno che si dimentica e ‘La lunga notte del dottor Galvan’ mi fa sempre molto ridere: mi identifico nel personaggio che passa da un reparto a un altro. In fondo, quanti oggi non sono ossessionati da questa pretesa di poter controllare e prevedere il benessere del proprio corpo”?

La scrittura dei suoi libri nasce da una convinzione profonda che è anche un sogno: coltivare la bellezza per salvare il mondo, come teorizzato dal grande Dostoevskij. Ma la scrittrice ha un suo pensiero che ci affascina ulteriormente “Un bambino nel quale si instilla la necessità della bellezza difficilmente sarà un adulto insensibile all’ambiente, alle buone relazioni e a tutto ciò che lo circonda. In un mondo in cui il concetto di estetica viene travisato nel culto dell’apparenza e di mode dettate da interessi economici, la vera bellezza-armonia la riconosciamo perché ci tocca l’anima. Ed è prerogativa della natura e delle grandi opere d’arte”.

La copertina morbida del suo libro, edito con Bertoni, ha al centro un immagine che sembra un quadro di un noto pittore del passato. 56 pagine che si leggono velocemente, grazie anche al prezioso supporto delle immagini ideate dalla versatile disegnatrice giapponese Rui Sawada. Questo è il terzo volume nato dalla collaborazione tra lei e la Nuara.

Una parte sulla quale desidero soffermarmi è proprio a pagina 52, quando l’avventura si sta per chiudere. Chagall – rivolgendo una domanda su cose vorrebbe a Cloe – ottiene da lei una risposta inaspettata “CI sono tante cose che vorrei…”. A quel punto il pittore ribatte: “Attenta Cloe o non funzionerà. Credo tu stia scambiando i sogni con i desideri”. La bambina chiede in cosa consista la differenza. Chagall spiega: “Un sogno è quello che realizza veramente quel che siamo… Non quello che vorremmo essere o quello che vorremmo avere. Ma non ti preoccupare, è solo il tempo che potrebbe aiutarti a trovare qualche pensiero sognante per ritornare a casa”. Un brano significativo di libro che ci porta a riflettere sulla nostra essenza.