Eventi estivi, Albano non partecipa al bando di finanziamento regionale

Ad Albano non arriveranno i sostegni regionali perchè il Comune non ha partecipato al bando pubblico

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Albano Laziale Anfiteatro
Anfiteatro Severiano ad Albano Laziale

Il Consiglio Regionale del Lazio ha reso note le graduatorie dei comuni e degli enti ammessi ad usufruire dei fondi erogati nel bando approvato dall’Ufficio di Presidenza di via della Pisana, inerenti sostegni, fino ad un massimo di 20 mila euro circa, per la realizzazione di eventi, sagre, feste e manifestazioni estive, a carattere ricreativo, storico, culturale e rievocativo, da tenersi trail  1 Luglio ed il 15 Settembre di quest’anno.

Il totale del finanziamento stanziato dalla Regione era di 1 milione di euro all’interno dell’Avviso per la concessione di contributi economici a sostegno di iniziative idonee a valorizzare sul piano culturale, sportivo, sociale ed economico, la collettività regionale”.

Moltissime le realtà che, proponendo i loro progetti, potranno usufruire dei finanziamenti regionali, molte anche dei Castelli Romani.

Castel Gandolfo con la storica Sagra della Pesca, Lanuvio con l’Estate Lanuvina, Ariccia con il cartellone di Aspettando Ariccia da Amare, Frascati con l’Estate Tuscolana, Monteporzio e la Comunità Montana dei Castelli e dei Monti Prenestini.

Ognuno ha proposto ciò che più lo caratterizzava, per storicità o per innovazione. Scorrendo il lungo elenco degli enti vincitori si passa dalle città più grandi come Tivoli e Civitavecchia, alle comunità più piccole come Gorga o Marano Equo.

Ci sono quasi tutti: manca Albano Laziale. Non perché l’antica Albalonga abbia presentato una proposta meno degna di attenzione rispetto alle altre, ma perché proprio non ha partecipato al bando.

Si ignorano le motivazioni di una scelta che appare penalizzare comunque la città. I 20 mila euro resi disponibili dalla Regione non saranno una cifra astronomica, ma tuttavia sarebbero stati utili a sostenere una qualche buona idea.

Negli ultimi anni Albano pare avere rinunciato a promuovere un cartellone di eventi, estivi e non solo, all’altezza della fama di una città che pure è detta Mater Urbis.

Non che non vi siano state e vi saranno iniziative degne di nota, ma il tutto appare spezzettato, senza un progetto culturale unitario, lasciato alla buona volontà dei singoli e delle associazioni che continuano a prodigarsi nell’organizzare e promuovere appuntamenti interessanti, privi però di una regia che li connetta in una narrazione capace di catturare l’attenzione di cittadini e visitatori.

In questo Albano pare essere rimasta molto indietro.