Di seguito una replica del sindaco di Monte Compatri, Marco DeCarolis, al comunicato del Pd monticiano sulla festa de l’Unita’ che riceviamo e pubblichiamo:
“La parola resistenza ci riporta alla mente a momenti bui della storia del nostro Paese. A quella fase storica in cui cittadini, cattolici, commercianti, politici e l’intellighenzia – di ogni orientamento – della nostra Italia combattevano contro l’orrore di una dittatura, contro la violenza nazi-fascista, per la libertà minata dall’orrore delle persecuzioni. Se i democratici locali possono permettersi di deturpare un monumento cittadino, che appartiene a tutte le persone che vivono a Monte Compatri, significa che la libertà d’espressione non è minata da alcun totalitarismo. Una cosa, però, è la libertà d’espressione; altra, invece, il libertinaggio che ci consente di offendere i monticiani e la memoria di un nostro concittadino: quel Marco Mastrofini la cui statua è offuscata da uno striscione, tra l’altro, ampiamente sproporzionato. Tutto per fare polemica su una festa dell’Unità cui erano state concesse delle date e uno spazio che non soddisfano gli appetiti del Pd compatrese. Che, calpestando le regole del vivere civile, pretendeva un altro calendario e un’altra location. Dimenticando il rispetto delle tempistiche nell’organizzazione degli eventi estivi di una città intera. Per raccontare un’isola decadente che non c’è.”, lo scrive in una nota il sindaco di Monte Compatri, Marco DeCarolis.
Il sindaco di Monte Compatri, Marco DeCarolis, rincara la dose sul sit-in del Pd di ieri venerdì 24 luglio. Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa:
“Due auto, un’utilitaria e un veicolo furgonato: oltre duemila chilogrammi di plastica e lamiere parcheggiate sulla passeggiata pedonale di viale Busnago. Mezzi che, evidentemente, sono stati utili per trasportare il materiale necessario al sit-in di ieri dei democrat. E che il Partito democratico di Monte Compatri ha tranquillamente lasciato in sosta su quel tratto dedicato ai cittadini e non agli autoveicoli. Dimostrando, ancora una volta, un disprezzo nei confronti delle regole e del vivere civile. Calpestando i monticiani e quello spazio, riqualificato con tanti sforzi: amministrativi ed economici in primis. Non bastava lo striscione sproporzionato che oscurava la statua di Marco Mastrofini, gli esponenti locali del Pd hanno pensato in grande: rischiando di arrecare danni alla pavimentazione. Gli stessi che magari sarebbero pronti a denunciare. Non meraviglia questo atteggiamento: basti pensare alle ultime feste dell’Unità, quando i dem compatresi attaccarono manifesti agli alberi, dai quali spuntavano delle bandiere. Colori di una forza politica che non conosce doveri, ma parla di diritti. Calpestando, però, quelli degli altri. L’obiettivo era quello di alzare un polverone e fare polemica sulle date, concesse da questa amministrazione, della loro kermesse estiva. Invece, hanno tolto il velo dalla loro violenza. Rappresentata con la non curanza verso quello che appartiene a un’intera comunità: la passeggiata di Monte Compatri”, lo scrive in una nota il sindaco Marco De Carolis.