“Ho conosciuto Jasmine durante un corso di economia della nostra scuola, e dal primo momento ho capito dai suoi occhi che lei era una persona di cui ci si poteva fidare”. Queste le parole con cui Miriana Dante, una studentessa tra i promotori dell’iniziativa, ha ricordato Jasmine Seffahi nella commemorazione organizzata oggi dal Liceo Giovanni Vailati di Genzano, ad un anno esatto dalla sua drammatica scomparsa. Tante le parole scritte e raccontate sul palco dai suoi compagni di classe, dai suoi professori e dai suoi amici: “Io non sono stato un grande amico di Jasmine – ha raccontato un ragazzo – perchè il suo modo esagerato di rapportarsi con gli altri mi pareva appunto esagerato, non vero, ostentato, mi infastidiva. Fino ad un giorno in cui durante la ricreazione l’ho trovata da sola in classe che leggeva i suoi appunti e ci siamo scambiati due parole. Lei si confidò e iniziai a capire che avesse problemi, guardandola con occhi diversi. Allora le consigliai di essere se stessa per essere accettata dagli altri. Dopo quella chiacchierata, per il solo fatto di averle prestato attenzione, seppi che lei diceva di essere innamorata di me. Questo mi infastidiva ancor di più. Dopo la sua scomparsa ho capito quanto avesse bisogno di sentirsi accettata, di trovare amici che la sapessero ascoltare”. Dai racconti emerge chiara la natura di una ragazza consapevole ed entusiasta, vogliosa di conoscere e partecipare il mondo, con la fretta di chi sa di non avere molto tempo per farlo, non per malattia, ma per avere avuto in sorte la prigionia delle mura domestiche che invece di proteggerla l’hanno uccisa.
Il Liceo Vailati, che ha già apposto in aula magna una targa in suo nome, pianterà nel giardino della scuola un arbusto, che sarà il primo di uno spazio verde dedicato a lei, in cui i ragazzi e le ragazze potranno trascorrere i momenti di ricreazione anche in suo ricordo.
Anche Meta Magazine ha partecipato a questo momento con l’emozione che da quel 27 Maggio scorso ci accompagna ogni qualvolta pensiamo a lei. Al suo breve ma intenso cammino insieme a noi. In proposito questa testata donerà al Liceo Giovanni Vailati una simbolica borsa di studio, nell’ambito di Giornalista non per Caso, il progetto sul giornalismo a cui Jasmine ha partecipato con tanto entusiasmo, che porterà il suo nome, così come ogni anno abbiamo proposto e ci siamo proposti di organizzare una iniziativa che racconti quanto sia importante sapere vivere in armonia con gli altri, sforzandosi di comprendere il prossimo, specie quando ci appare strano e diverso da noi, cercando di tradurre in concreto il grande insegnamento che Jasmine ci ha lasciato in eredità. Una studentessa ha usato le parole di Fabrizio De Andrè: “Ninetta mia, per crepare di Maggio, ci vuole tanto, tanto coraggio”.
Di Andrea Titti