

A Marino prende ufficialmente forma una nuova realtà calcistica. Si chiama Santa Maria Mole Marino e nasce dalla volontà di creare un unicum tra il centro di Marino e le sue frazioni. La nuova denominazione è stata ufficializzata nei giorni scorsi in un incontro presso il Grand Hotel Helio Cabala nel quale hanno partecipato l’Amministrazione Comunale di Marino, l’ex sindaco Adriano Palozzi oggi consigliere regionale, e i vertici del nuovo sodalizio, che avrà in Armando De Simone il suo presidente e in Enzo Bazzucchi il suo vice. La prima squadra disputerà il campionato di Serie D, categoria conquistata quest’anno dalla Nuova Santa Maria delle Mole, che giocherà le sue gare interne di campionato nello storico stadio comunale “Domenico Fiore”. Soddisfazione è stata espressa dal vice sindaco della Città di Marino Fabrizio De Santis: “Finalmente assistiamo a un unico soggetto tra Marino e frazioni che fa capire come le distante si siano azzerate e dove l’unità può davvero fare la differenza e condurre a obiettivi importanti. Il mio personale in bocca al lupo al Santa Maria Mole Marino, al presidente De Simone, che ha già ampiamente dimostrato di essere straordinario uomo di calcio, e a tutto il sodalizio che dovrà avere l’importante compito di raggiungere traguardi prestigiosi”. “Con questa operazione – è il commento dell’assessore allo Sport comunale Giuseppe Bartolozzi – l’Amministrazione ha voluto dare un segnale chiaro e inequivocabile: il ruolo della neonata società sarà quello di accorciare le distanze del nostro vasto territorio comunale. È un momento storico che prende forma dopo 50 anni e il grande merito è dell’Amministrazione comunale di Marino, che ha creduto in questo, in particolare il consigliere comunale Fabio Silvagni, al quale mi sento vicino e che voglio ringraziare in maniera particolare per essere stato, insieme a me, il vero regista di tutta questa operazione. Ringrazio Armando De Simone, il quale sarà chiamato a guidare la società insieme al suo staff, e tutti gli imprenditori che hanno voluto mettersi a disposizione per collaborare fattivamente a questo progetto calcistico. Lo sport – conclude Bartolozzi – ha dato un esempio importante di come vada interpretato il senso di appartenenza e di territorialità senza divisioni. Un messaggio da raccogliere con estrema positività”.