Pd Monteporzio e il suo segretario Ciraci “Un’Amministrazione pronta a consegnare Monte Porzio Catone a chi ama il cemento”
Un’Amministrazione pronta a consegnare Monte Porzio Catone a chi ama il cemento
L’amministrazione comunale, nella totale mancanza di idee sulla questione urbanistica cosa
fa? Ci racconta, con diverse omissioni, che le proposte di progetti edificatori da parte di
privati prendono spunto da un Piano Regolatore Generale (PRG) del 2003, che fu approvato in Regione nel 2008. Siamo nel 2020 e si pianifica il futuro del nostro paese guardando al 2003! Ma ricordiamo subito: quel Piano Regolatore, nella forma della Variante Generale del 2003/2008, in realtà non regalava niente a nessuno, anzi stabiliva che le zone boschive a monte della strada statale Maremmana e le zone agricole a valle del centro abitato devono restare integre. Oggi invece di pensare a Piani Integrati, proposte di edilizia privata al di fuori del Piano Regolatore, senza una visione organica di sviluppo, serve rivedere il PRG,
attualizzandolo alle reali esigenze del territorio; bloccando lo squilibrio tra gli abitanti residenti e i servizi (viabilità e parcheggi, verde pubblico, servizi scolastici e centri
culturali, ecc.) insufficienti. Serve tener conto che oggi è già al limite la rete idrica e
fognaria, che è al collasso e del tutto carente. Il territorio è saturo e non può permettersi altri insediamenti! Questa è la strada da seguire, altro che acrobazie e arrampicate sugli specchi e, in mancanza totale di idee, attribuire responsabilità alle precedenti amministrazioni (quelle di centro sinistra naturalmente!), fermando il tempo al
2003, perché così fa comodo! “Dimenticando” ad arte che tra i predecessori c’era anche lui,
l’attuale sindaco Massimo Pulcini, sempre presente dal 2004. Ricordiamo che negli anni, a
partire dalla Giunta Buglia, è stato consigliere e più volte assessore e anche vicesindaco con Gori. Il sindaco in un suo recente comunicato, per quanto riguarda “Pilozzo”, ricorda che il PRG prevede, come sappiamo, una struttura ricettiva alberghiera di 25.000 mc e una struttura florovivaistica di 13.000 mc, ma “dimentica” di dire che, con le proposte di piano avanzate, tali destinazioni d’uso verrebbero cambiate, rispettivamente in residenziale privato e commerciale, con un peso urbanistico completamente diverso; nella totale noncuranza della sentenza emessa dal TAR, che ha bocciato la realizzazione di un centro
commerciale.
Si prevedono in definitiva, con i progetti presentati, nuove aree edificatorie di grandi dimensioni, in buona parte su terreni indicati nel PRG come zone agricole di pregio. Ma non finisce qui, altro ancora è in arrivo, per coprire ulteriormente di cemento Monte Porzio Catone. Il tutto nascondendosi, lo ripetiamo, dietro al solito ritornello: è colpa di chi c’era prima! Ma lui, Massimo Pulcini, dal 2004 ad oggi dove è stato? Parlare di una visione d’insieme, che vuol dire? Risolvere la questione urbanistica con un’accozzaglia di piani integrati distinti e altre soluzioni? Oggi è tempo di aprire le coscienze e per questo invitiamo i cittadini, che hanno a cuore il futuro e il Bene di Monte Porzio Catone, a mobilitarsi con noi e con le altre forze che guardano alla salvaguardia del nostro territorio”. Lo dichiara Mario Ciraci, Segretario Circolo PD di Monte Porzio Catone