

I portavoce Felice Squitieri e Igino Mancini hanno dichiarato quanto segue:
“La fine del periodo delle festività sta di nuovo portando alla pubblica attenzione a Frascati numerose questioni politico-amministrative.
In particolare l’ esito della discussione sulla mozione in merito ai contributi per la campagna elettorale del Sindaco, appunto trattata nell’ ultimo Consiglio comunale prima di Natale, ha manifestato tutta la debolezza dell’ impianto politico di governo della Città, debolezza ampiamente evidenziata dall’ intervento di Alessandro Adotti nella seduta consigliare e debolezza che si accompagna alle ricorrenti e non esaurite discussioni in merito alle attività ed alle scelte amministrative della Giunta, spesso inadeguate, tardive o manchevoli.
Si può partire dall’ emblematica questione della scritta “Frascati – Itacsarf” e delle pensiline con la “risistemazione” di Piazza Marconi per passare alle problematiche dei residui attivi relativi, per esempio, alle mense ed al settore dello sport nonché a tematiche strategiche come le discussioni sulla mai concretamente operative attività di dismissione di immobili comunali e quella che è stata argutamente definita come l’ “overdose” di spazi pubblici di cui non si capiscono i criteri gestionali né la razionale relativa ai criteri economico-finanziari ed ai ritorni per la collettività.
Alle polemiche, di piccolo e grande cabotaggio, si aggiungono prese di posizione autoreferenziali e paradossali di un’ amministrazione ripiegata su se stessa e sugli stereotipi della casta politica, come si vede nella incredibile “querelle” montata dall’ amministrazione sulla consegna delle firme centinaia di persone contrarie al trasferimento del reparto di oncologia dall’ Ospedale “San Sebastiano” di Frascati.
Assistiamo sconcertati a questo navigare a vista nel quale contano solo piccole ambizioni personali, interessi della casta e decisioni che passano sopra la testa dei Cittadini.
Aggiungiamo, su un tema rilevante, che genera perplessità il modo in cui si sta prospettando la questione del servizio per lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti
Da parte nostra continuiamo a chiedere maggior attenzione alle problematiche amministrative ed all’ interesse dei Cittadini ed una seria attenzione ai comportamenti nell’ ambito politico con maggiore efficienza nell’ azione amministrativa, meno burocrazia e meno lassismo e spese inutili.
Fortunatamente esistono anche altre prospettive ed altri modi di fare politica: insieme ad altri lavoriamo su proposte ed atti di sindacato ispettivo e ci siamo fatti carico di evidenziare le problematiche gestionali del Comune, anche rispetto a molte specifiche questioni sopra citate: pensiamo , per esempio, alle nostre mozioni sull’ utilizzo degli spazi pubblici e sulla rimozione o traslazione della scritta “Frascati Itacsarf” dalla piazza comunale insieme alle antiestetiche pensiline che sono state ivi collocate.
Lavoriamo per aggregare perché pensiamo che solo una squadra ampia e ben organizzata potrà liberarci da questa paralisi comoda per le burocrazie e la politica politicante.
Anche a livello organizzativo rafforzeremo l’ampliamento costruttivo della partecipazione nell’ area dell’ “Officina per Frascati” con quanti, realtà politico-locali od individui, stiamo incontrando od incontreremo anche confrontandoci da posizioni politicamente distanti ma amministrativamente, invece, spesso coincidenti.
Al livello sovra-comunale guardiamo anche con attenzione a nuove esperienze come “Terranostra” , lanciata da Giorgia Meloni, ed al lavoro che, in particolare al livello regionale, sta conducendo Giancarlo Righini, a cui sono riferite alcune apprezzabili iniziative concretizzate in degli emendamenti approvati con la legge finanziaria regionale tra i quali quello sui maggiori spazi finanziari nel patto di stabilità in favore dei Comuni, per favorire l’ istituto del baratto amministrativo, nonché per la revisione delle norme in materia di calcolo ISEE, per favorire l’ accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie per i nuclei familiari in cui sono presenti portatori di handicap o la pensione di invalidità superi il cinquanta per cento del reddito totale del nucleo familiare.”