Richiedenti asilo a Ciampino, botta e risposta tra Terzulli e Addessi

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Ciampino - Piazza della Pace
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Ciampino – Piazza della Pace

“IL SINDACO TERZULLI: “RICHIEDENTI ASILO POLITICO: AVVIATO IL PROGETTO ACCOGLIENZA UMANITARIA”

L’Amministrazione comunale informa che si è concluso, nella giornata di ieri, l’arrivo a Ciampino di tutti i richiedenti asilo politico, provenienti da tre centri di accoglienza di Roma e Provincia e che ora sono ospiti presso la struttura comunale di via Melvin Jones – inizia così la nota dell’ufficio stampa di Ciampino sul tema dei richiedenti asilo che riceviamo e pubblichiamo.
Il centro, totalmente ristrutturato e riportato alle sue origini, sarà gestito dall’Azienda Servizi Pubblici SpA in collaborazione con Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Ciampino, a seguito di una Convenzione sottoscritta tra il Comune di Ciampino e la Prefettura di Roma.
“Abbiamo accolto circa 70 stranieri richiedenti la protezione internazionale, provenienti da diversi Paesi, per rispondere positivamente all’appello delle Prefetture in relazione all’imminente emergenza umanitaria che interessa l’Italia ormai da molto tempo”. Ha dichiarato il Sindaco di Ciampino, Giovanni Terzulli che, ha precisato “ASP curerà il servizio dei pasti, di pulizia dei locali, degli arredi e del trasporto. La Croce Rossa, società volontaria di soccorso ed assistenza, invece, gestirà il progetto di accoglienza dei migranti forte da sempre della sua esperienza in campo umanitario. La scelta fatta è dunque una scelta di accoglienza ed i fatti di cronaca sugli sbarchi di questi giorni non fanno altro che darci ragione. Io credo sia giusto che ogni Comunità sia responsabilizzata in questo senso. Noi non vogliamo che si costruiscano muri, al contrario, vogliamo abbattere quelli esistenti, soprattutto culturali”.
“Il Comune ha condotto i lavori per il ripristino di tutti i bagni presenti nelle camere dell’Ostello, mentre la società partecipata comunale – ha aggiunto Graziella Fiorini, Assessore alla Multiculturalità e Pari Opportunità – ha provveduto al riallestimento dell’arredo interno, dopo aver effettuato lo sgombero dei materiali non più utilizzabili, tinteggiato e pulito tutti gli ambienti. Tra gli obiettivi strategici che contiamo di raggiungere, sicuramente quello di favorire il supporto e l’inclusione sociale rafforzando il rapporto tra singolo individuo e comunità. Sono sicura – conclude Fiorini – che i corsi professionali e i tirocini formativi che verranno attivati in favore dei migranti – tramite bandi di finanziamento e raccolta fondi – vedranno nel tempo anche la partecipazione di cittadini ciampinesi, chiaramente in un ordine di priorità stabilito con la collaborazione dei Servizi sociali del territorio e a tutela di tutte le fasce più deboli”.
Nei prossimi giorni l’Amministrazione incontrerà le associazioni del terzo settore, i comitati di quartiere e le comunità religiose locali per continuare a condividere insieme lo stato di avanzamento del progetto accoglienza integrata”.

“CIAMPINO : RICHIEDENTI ASILO. MANCA IL BANDO

In relazione all’avvio del progetto di inclusione sociale dei richiedenti asilo attivato dal Comune di Ciampino, l’NCD-UDC solleva alcune perplessità – inizia così la nota del Capogruppo in Consiglio Comunale a Ciampino Elio Addessi che riceviamo e pubblichiamo.

Il Capogruppo Addessi fa notare l’imprecisione anche nella trasmissione dei dati sui soggetti ospitati.

Viene comunicato dall’Amministrazione , un dato aleatorio, non certo: si parla di circa 70 stranieri.

Il circa è dovuto ad un fattore di pigrizia nel conteggiare esattamente i soggetti ospitati o ancora per l’ennesima volta, così come per l’IGDO, siamo di fronte ad una totale mancanza di rispetto per la funzione di controllo del Consigliere Comunale?

Premesso l’appello giunto dalla Prefettura in merito al problema dell’accoglienza, ribadisco la necessità di tutte le forze politiche di Ciampino di incontrare urgentemente il Prefetto o un suo rappresentante per verificare se il territorio di Ciampino è suscettibile di sostenere un tale progetto, vista già la presenza al confine di una casa di accoglienza, protagonista qualche giorno fa di un fatto di cronaca e del campo nomadi protagonista di continui roghi tossici.

Torniamo a chiedere – continua il capogruppo di Ncd-Udc – con forza il confronto che avevamo già chiesto qualche mese fa, a Dicembre scorso, quando questo progetto sembrava ancora allo stato embrionale.

Quando ci era stato presentato un conto economico in perdita di circa 10.000 euro che aveva suscitato la reazione di quasi tutte le forze politiche presenti; una ipotetica perdita derivante da quella convenzione tra ASP e Croce Rossa citata dal comunicato dell’Amministrazione.

Una convenzione con la Croce Rossa oramai divenuta per Statuto un’Associazione privata, i cui singoli comitati sono dotati di un’autonomia patrimoniale e quindi rispondono solo nei limiti del loro patrimonio; un patrimonio che noi vorremmo conoscere, invocando le leggi vigenti sulla trasparenza, visto che gestiranno un progetto comunale di circa 1 Milione di Euro.

Se il progetto iniziale presenta già una perdita presunta di Euro 10.000, chi pagherà questa perdita, ancora l’Asp , ancora una volta la nostra azienda? Con quale bando ad evidenza pubblica è stato individuato il soggetto partner per gestire questo progetto umanitario? Visto che si è già proceduto, e l’iniziativa è stata credo di Croce Rossa, ad assumere alcune professionalità e maestranze che lavoreranno a questo progetto, dove sono stati pubblicati i relativi bandi pubblici di selezione?

Comunque, come forza politica, ci teniamo a sottolineare che non basta scrivere che non bisogna ergere muri culturali ma accogliere.

L’accoglienza va fatta eccome, ma con responsabilità, competenza, rispetto delle leggi e delle caratteristiche e peculiarità di un territorio che va analizzato attentamente e valutato se è in grado di offrire tutto ciò che un progetto di accoglienza umanitario richiede.

Noi continuiamo – conclude Addessi – a chiedere un tavolo urgente con la Prefettura anche per la verifica delle modalità di affidamento del progetto, al quale non partecipi solo il Primo Cittadino .

La realtà va analizzata, i problemi vanno sviscerati e qualche volta è utile anche ammettere di non avere soluzioni per risolvere i problemi”.