Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Valerio Carletti per conto del circolo Sel Albano Laziale, Cecchina e Pavona:
“L’ultimo Consiglio Comunale, tenutosi il 30 luglio, ha deliberato l’aumento del 9 % della TARI, giustificato – esordisce così nella nota il circolo albanese di Sel dall’ampliamento della raccolta differenziata all’intero territorio entro il 31 dicembre 2015.
Se, ovviamente, concordiamo sulla necessità di estendere la differenziata a tutto il comprensorio di Albano, d’altro canto riteniamo spropositato l’aumento della tassa in rapporto alle motivazioni addotte.
La copertura della raccolta differenziata all’intero territorio, infatti, annunciata da alcuni anni a questa parte, avrebbe già dovuta essere in atto. Il centro storico è tra le aree non ancora interessate, ma è protagonista di un ambizioso progetto, presentato dalla passata amministrazione ad aprile 2015 e inserito nel programma con cui Nicola Marini si è candidato alle recenti elezioni: i cassonetti interrati. Il progetto, visionabile sul sito del comune, prevede la realizzazione di alcune “isole ecologiche” interrate, che serviranno il tridente barocco e le aree limitrofe a via De Gasperi, scelte per un migliore “impatto estetico”.
I costi previsti – si sviluppa così la nota – per la loro realizzazione quanto incidono sull’aumento della TARI?
Quanto disagio porterà alla cittadinanza lo sventramento del centro storico e quanti oneri aggiunti? Il sottosuolo non è vuoto. Reperti archeologici e tubature rendono particolarmente difficili i lavori di scavo in città come la nostra e, in caso di rinvenimenti di reperti e di sottoservizi, i lavori subiranno i consueti rallentamenti e il lievitare dei costi. Le aree sembrano poi essere state individuate sulla carta non tanto per rispondere alle esigenze degli abitanti, quanto per permettere l’accessibilità ai cassonetti da parte degli ingombranti mezzi addetti alla raccolta, di cui la partecipata Volsca dovrà dotarsi, non adatti a passare nei vicoli del centro.
Se un aumento della TARI era prevedibile in vista dell’estensione della raccolta differenziata a tutto il territorio comunale, riteniamo che il progetto dei cassonetti interrati non possa giustificare la percentuale aggiunta dall’aliquota. In un periodo di crisi come quello attuale, la tassa graverà ulteriormente su tutte le famiglie e i cassonetti interrati non miglioreranno né l’”impatto estetico” né la vivibilità del centro storico di Albano, abbandonato da anni e vandalizzato dagli incivili. Infine, ci chiediamo – chiosa così il Circolo di Sel di Albano Laziale, Cecchina e Pavona – come sia pensabile l’ampliamento della differenziata senza la realizzazione di una seconda Isola Ecologica, di cui ancora non si sa nulla”.