Gruppo di minoranza Andreotti: “Rivendichiamo il diritto civile e democratico di abbandonare i lavori dell’aula consiliare”

"La maggioranza di Grottaferrata, guidata dall’Amministrazione Di Bernardo, promotrice di condivisione, e dedita all’ascolto di tutti i cittadini (così si definiscono) mette ancora una volta il bavaglio all’opposizione che non ha modo di dibattere temi ben più importanti del Regolamento sugli atti d’obbligo come l’inceneritore, il consorzio di gestione servizi socio-sanitari e le questioni legate all’abusivismo edilizio".

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La maggioranza di Grottaferrata, guidata dall’Amministrazione Di Bernardo, promotrice di condivisione, e dedita all’ascolto di tutti i cittadini (così si definiscono) mette ancora una volta il bavaglio all’opposizione che non ha modo di dibattere temi ben più importanti del Regolamento sugli atti d’obbligo come l’inceneritore, il consorzio di gestione servizi socio-sanitari e le questioni legate all’abusivismo edilizio. Noi rivendichiamo il diritto civile e democratico di abbandonare i lavori dell’aula consiliare a fronte dei diktat del Sindaco e del Presidente del Consiglio che per loro fini politici stravolgono le regole sancite nello Statuto del Comune di Grottaferrata. Questa è l’unica arma che abbiamo per contrastare le prevaricazioni autoritarie che il Sindaco e non è la prima volta. Non andiamo in Consiglio a giocare, ma ad esercitare il nostro compito di controllo e verifica degli atti e delle regole a garanzia dei nostri cittadini. Ripercorriamo i fatti per dare alla Città la nostra versione di quanto accaduto. In data 30 dicembre 2024, si svolge a Palazzo Consoli, la conferenza capigruppo per decidere i punti all’ordine del giorno per il primo consiglio comunale utile del 2025, convocato su iniziativa dei gruppi di minoranza su questioni di rilevante interesse pubblico. Durante lo svolgimento della stessa i capigruppo stabilivano l’ordine del giorno del Consiglio Comunale e su richiesta del presidente del consiglio si inseriva un punto proposto della maggioranza. Dunque un O.d.G. del Consiglio Comunale, sottoscritto da tutti, che prevedeva: la discussione di due mozioni (Consorzio Servizi, No all’Inceneritore), una Interrogazione (abusivismo edilizio), ed una proposta di delibera (Regolamento atti d’obbligo); non proprio corrispondente a quanto stabilito dall’art.49 del Regolamento di Consiglio. Da questo ordine del giorno, ad opera del Presidente del Consiglio in data 2 Gennaio 2025, spariva la proposta di discussione sull’abusivismo edilizio. Richieste le motivazioni che avevano portato ad escludere un punto della minoranza ci veniva comunicato che in presenza di delibere di regolamenti non si poteva portare quel punto rinviandolo ad uno dei prossimi consigli comunali. Questo è il vero tema sul quale noi consiglieri di minoranza abbiamo abbandonato i lavori d’aula e non perché ci sottraiamo a discussioni e confronti con la maggioranza e le sue proposte, anzi noi stessi per spirito di collaborazione proponiamo delibere di interesse per la Città convocando consigli comunali. Avremmo voluto discutere e confrontarci su tutti i punti del Consiglio Comunale, li avevamo concordati in conferenza. Chi ha boicottato il tutto non siamo noi, ma l’arroganza politica di questo Sindaco e della sua maggioranza. L’art. 49 del regolamento parla chiaro in presenza di proposte di deliberazioni su regolamenti ecc. non possono essere discusse ne mozioni ne interrogazioni. O si discute tutto o non si discute nulla. La gravità sta nel fatto che questo Sindaco ed il suo Presidente del Consiglio Comunale pretendano di stabilire quali punti, proposti dalla minoranza, vadano discussi e quali no. Un grave atto antidemocratico e che ci porta a pensare che la (loro) proposta di regolamento degli atti d’obbligo, al di là della sua importanza, sia stata inserita strumentalmente proprio per non far discutere quegli argomenti che costringevano politicamente questa maggioranza a pronunciarsi su temi dirimenti. Nel Consiglio Comunale del 9 gennaio 2025 abbiamo posto la questione del rispetto dell’art.49, avanzando la proposta di discutere tutti i punti posti all’ordine del giorno cosi come stabilito in conferenza capigruppo o in subordine il ritiro del punto proposto dalla maggioranza; chiarendo che in presenza di quella proposta di delibera (Regolamento) non si sarebbero potuti discutere neanche i punti (Mozioni) portati dalla minoranza cosi come previsto dall’art.49. Le regole vanno rispettate sempre e non cambiate a piacimento di una parte. Non hanno voluto accettare ne votare le soluzioni da noi avanzate per superare questa criticità. Una forzatura, la loro, che ha costretto i consiglieri di minoranza a ritirare dal consiglio i propri punti e ad abbandonare i lavori dell’aula per protesta. Oltre il danno anche la beffa, l’opposizione sempre più offesa e privata dei più elementari diritti di rappresentanza, si trova davanti all’ennesima scorrettezza istituzionale, ultima di una lunga serie che mortifica la democrazia a Palazzo Consoli, come mai è successo nella storia del Comune. Inadeguati politicamente a governare la Città sono proprio loro, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale. Fa acqua da tutte le parti, in tal senso, il comunicato diramato dalla maggioranza sui fatti accaduti e come sempre tendenzioso e non veritiero. Non sfugge ai più attenti lettori che la maggioranza (politica) pubblichi su il sito istituzionale del Comune un proprio comunicato, che in quanto istituzionale (pagato da tutti) non può accogliere comunicati di natura politica di parte. Invitiamo il Sindaco a rimuovere immediatamente il comunicato della maggioranza in autotutela. A questo punto sul sito istituzionale dovrebbero essere pubblicati anche i comunicati della Minoranza, cosa che non avviene. Questa è la cifra del loro essere democratici e l’uso che fanno delle istituzioni. Gli irresponsabili sono loro non certamente noi. La minoranza riconvocherà al più presto il Consiglio Comunale sui temi che oggi siamo stati costretti a ritirare”. Lo dichiarano i consiglieri comunali del gruppo di minoranza Andreotti.