In Italia sono 3 milioni i giovani che soffrono di DCA, un fenomeno spesso sottovalutato sia da chi ne soffre che dai famigliari, e che costituisce una vera e propria epidemia sociale: il 95,9% sono donne, il 4,1% uomini. Soffrire di un DCA, oltre alle conseguenze negative sul piano organico, comporta effetti importanti sul funzionamento sociale della persona, con gravi penalizzazioni della qualità di vita: ne limita le capacità relazionali, lavorative e sociali. Spesso, inoltre, il disturbo alimentare è associato ad altre patologie psichiatriche: oltre, quindi, a provocare un’intensa sofferenza psichica, coinvolge anche il corpo, con serie complicanze fisiche. Tuttavia, solo una piccola percentuale di persone che soffrono chiede aiuto. Dedicare una giornata/evento ai Disturbi del Comportamento Alimentare significa aumentare l’attenzione della popolazione italiana attorno a queste patologie che utilizzano il corpo come mezzo per comunicare un disagio ben più profondo. E’ quindi fondamentale implementare la corretta informazione intorno ai DCA, per facilitare la comprensione dei meccanismi psico-biologici che favoriscono la malattia e diffondere la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati attraverso una rete assistenziale orientata all’individuazione precoce del disturbo, tramite l’attivazione di percorsi riabilitativi multidisciplinari specializzati. Fondamentali per il successo del trattamento sono, infatti, la diagnosi precoce della malattia ed un intervento tempestivo affidato ad un’équipe di medici specialisti. In data 19 giugno 2018, la Giornata del Fiocchetto Lilla è finalmente sancita dalla Presidenza del Consiglio e il 15 marzo è riconosciuto istituzionalmente come “giornata nazionale contro i Disturbi dell’Alimentazione”. “La famiglia resta ovviamente il primo baluardo a tutela dei ragazzi e delle ragazze che più degli adulti soffrono di questa patologia ma importantissima è la funzione dello Sport e quindi dei centri sportivi e delle palestre come punto di aggregazione e confronto oltre che come luogo di allenamento: la nostra società sportiva operante ai Castelli Romani presso l omonimo centro sportivo di Rocca Priora non poteva non essere supporter dell’iniziativa e attivarsi non ostante la chiusura dovuta dalla pandemia affinché la Giornata Contro i Disturbi dell’Alimentazione ed il tema in essa contenuto passasse in secondo piano”. Lo dichiara in una nota Massimo Cimini, uno dei Dirigenti del BlueGreen Sporting Club di Rocca Priora nonché Responsabile dei Rapporti Istituzionali e Commerciali per la Società Sportiva stessa.
Castelli Romani, Massimo Cimini: “BlueGreen Sporting Club supporter della Giornata Nazionale Contro i Disturbi dell’Alimentazione”
In Italia sono 3 milioni i giovani che soffrono di DCA, un fenomeno spesso sottovalutato sia da chi ne soffre che dai famigliari, e che costituisce una vera e propria epidemia sociale