Femmina di cinghiale aggredisce un bambino a Castel Gandolfo
Sta facendo discutere l’aggressione subita da un ragazzo da parte di un cinghiale nei giorni scorsi, lungo l’arenile del Lago Albano.
Per fare chiarezza facciamo riferimento alla relazione del Comandante della Polizia Locale di Albano e Castel Gandolfo, prontamente intervenuta sul posto. In primo luogo ci soffermiamo sul luogo dei fatti. Non uno spazio naturale secondo un testimone presente durante i fatti, che così lo descrive: “Quel-luogo si trova chiuso-tra la strada piena di ristoranti e lo specchio lacustre, e di naturale ha ben poco. Un sentiero pedonale su una striscia di 20 metri con pochi alberi tanti-rovi ed altre
specie infestanti. Più che altro un luogo abbandonato” ha chiosato. Anche l’aggressione descritta dal testimone pare chiara. L’animale in questione era “una femmina di circa 60kg” ha dichiarato il testimone oculare. L’animale ha attaccato il ragazzo di 11 anni, gettandolo a terra. E solo il pronto intervento della madre e dello stesso testimone, ha messo in fuga l’animale, rendendo i danni al bambino meno gravi: una forte contusione al polpaccio e una lacerazione sulla coscia, dovute al morso del animale. Per questo la Polizia Locale di Albano e Castel Gandolfo, unitamente alla Protezione Civile di Albano, rivolgendosi al Parco dei Castelli Romani, ha richiesto una maggiore presenza dei Guardia Parco sul posto , la cattura e lo spostamento in un luogo piu adatto e, come soluzione estrema, l’abbattimento dell’esemplare, qualora non fosse possibile la cattura, sua e dei suoi cuccioli.