

Il parco di Cave di Peperino e’ stata la scenografia della chiusura della campagna elettorale di Eleonora Di Giulio, candidata a Sindaco della coalizione di centro sinistra. Grande l’afflusso dei cittadini, dei candidati delle 7 liste della coalizione, delle autorità istituzionali oltre alla presenza del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Dopo le note dell’inno italiano, per festeggiare il 2 giugno, la Di Giulio ha tenuto un intervento asciutto e molto denso. Le prime parole le ha dedicate alla giovane vita di Sara, “uccisa da chi la considerava una proprietà. Oggi sono 70 anni dalla conquista del voto da parte delle donne, ma ancora dobbiamo parlare di violenza contro le donne. Io darò voce a tutte le donne contro ogni tipo di violenza”. Poi, programma alla mano, ha aperto con un forte invito alla partecipazione e all’inserimento attivo dei cittadini nella vita dell’amministrazione. Un’attenzione particolare ai giovani “perché dobbiamo facilitare loro la percezione della politica come momento di responsabilità, di partecipazione e condivisione delle scelte. E’ questa la vera Cittadinanza Attiva. E’ questo il significato di fare il cittadino e non semplicemente di essere cittadino. Fare il cittadino deve essere pratica quotidiana, non è una qualifica”. Un passaggio sull’ambiente e sulla raccolta differenziata, spinoso problema che vede ancora oggi Marino fanalino di coda dei Comuni dei Castelli Romani. La Di Giulio ha ripreso quanto sostenuto durante i numerosi incontri elettorali delle ultime settimane, con dati e prospettive che hanno suscitato più volte applausi e grande incitamento da parte del pubblico. Ha quindi sottolineato con forza la questione della legalità a 360°: “Marino ha urgenza di una vera e profonda rivoluzione democratica e morale che passa necessariamente attraverso il rinnovamento della classe dirigente. Dobbiamo partire da noi stessi, dal nostro modo di fare”. Forte l’attenzione dedicata al tema della mobilità, argomento per il quale la Di Giulio ha chiamato in causa direttamente il Presidente Zingaretti ringraziandolo per l’attenzione e l’operatività dimostrata: “é cronaca degli ultimi giorni un incontro con Regione e Città Metropolitana per trovare le giuste soluzioni. Non possiamo fare tutto da soli. Occorre un dialogo molto forte con queste Amministrazioni, un dialogo e non uno scontro continuo, Ecco dunque come e quanto è reale il nostro motto facciamosquadra, insieme soprattutto con la Regione”. Le ultime battute le ha dedicate al voto del prossimo 5 giugno, sottolineando come dentro i seggi si ha la vera e reale possibilità di cambiare la politica – ottusa e illegale – che ha portato Marino al crollo sociale, economico, amministrativo e culturale. Quindi la parola al Presidente Zingaretti, che ha rimarcato quanto detto dalla Di Giulio e sottolineato il concetto di collaborazione tra le amministrazioni. Ha ampliato la panoramica su quanto fatto dalla Regione Lazio anche in una situazione di oggettiva difficoltà economica. E non si è tirato indietro quando si è parlato della questione più spinosa: il Divino Amore. “La Regione non farà mai niente di male contro Marino. E ogni decisione sarà presa insieme con l’amministrazione comunale”.
Oggi la coalizione della Di Giulio si ritroverà a Piazza Sciotti per l’ultimo appello, ancora tutti insieme. La parola, poi, passerà alle urne.