“Qualche giorno fa – dichiara in una nota Fabio De Marco – veniva diffuso un comunicato stampa formato dal Circolo “Goffredo Mameli” di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Albano Laziale con il quale si stigmatizzavano e censuravano alcune dichiarazioni rese dal Consigliere e Capo gruppo in Consiglio Comunale di Albano del citato partito.
Nella esposizione degli argomenti sui quali il Circolo “Goffredo Mameli” di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Albano Laziale fondava la reprimenda [di mero rilievo formale in quanto strettamente attinente alle regole statutarie e per niente afferente alla fondatezza delle osservazioni censurate], i redattori del documento, riferendosi inequivocabilmente – continua De Marco – allo scrivente, così dichiaravano: “…Ad oggi nessun esponente attivo del partito è uscito o si è allontanato se non un unico simpatizzante, mai militante, che si era avvicinato nella speranza di ottenere un lasciapassare per la candidatura a Sindaco. Lasciapassare che pretendeva di ottenere senza preliminarmente intraprendere un percorso politico all’interno del partito e comunque non ottenibile perché non rappresentativo degli ideali e dei progetti di FDI-AN”.
Credo si possa affermare – aggiunge la nota – senza tema di smentita, che da tale descrizione permane e traspare il tentativo malcelato di offrire al pubblico una rappresentazione del sottoscritto …come dire …non proprio positiva….
Allora bisognerebbe chiedersi il perché Fabio De Marco viene descritto come una persona …non proprio positiva. Questa è la domanda alla quale intendo rispondere. Il sottoscritto viene descritto nel modo sopra riportato testualmente in quanto ha avuto, insieme a Domenico Roma, la sfrontatezza, l’ardire e l’alterigia di affermare urbi et orbi che secondo la propria valutazione la candidatura a Sindaco di Marco Mattei non porterebbe alla vittoria il centrodestra perché il predetto Mattei non è in grado di rappresentare una sintesi condivisa ed un raccoglitore prevalente di consensi. Questa era ed è la mia personale valutazione.
È altresì necessario premettere che FdI-An, nel quale sono entrato nella primavera di quest’anno, aveva esercitato nei miei confronti una forza attrattiva in quanto esso, Silvestroni in testa, sosteneva la imprescindibile necessità di individuare una figura alternativa a Marco Mattei [quale leader] nell’ambito del centrodestra. In altri termini FdI-An [dell’epoca…] sosteneva che mai più si sarebbe alleata con Mattei date le sue ultime “distrazioni” elettorali e la sua assenza da Albano nel periodo di interregno regionale. Perchè invece oggi FdI-An sostenga Mattei è altro tema …se ne potrebbe anche parlare.
Fedele alla ragione del mio ingresso in FdI e tenuto conto che erroneamente pensavo di essere parte di un partito [del quale, per inciso, facevo parte del Direttivo, contribuivo come altri alle spese, ero e sono tesserato insieme ad amici e parenti e per il quale ho scritto manifesti, mozioni ed interrogazioni), ho “erroneamente” pensato di manifestare questo mio pensiero [sulla candidatura Mattei] e di poterlo far condividere alla restante e maggioritaria parte del partito. Addirittura ho chiesto ed ottenuto una convocazione di un direttivo con all’ordine del giorno lo stesso argomento.
Preso atto che né la maggioranza del direttivo né quella del partito condividevano questo mia valutazione ho ritenuto di dovermi allontanare da una organizzazione che intende perseguire un obiettivo che io non condivido e nel quale non credo senza che di ciò abbia dato notizia al mondo intero.
Quindi per riassumere – conclude la nota di Fabio De Marco – sono stato messo alla gogna ed esposto al “pubblico ludibrio” per un reato di opinione, beato ventennio. È singolare che tutti amino parlare di eguaglianza, libertà, garanzia nell’esercizio di diritti e poi alla prova dei fatti …emerga prepotente la voglia di prevaricare.
Ho la colpa – e badate bene di ciò vado orgoglioso – di distinguermi e di distanziarmi da chi non la pensa come me, una cosa è la teoria …altra cosa è la pratica. Considerata la illogicità del tirarmi la giacca mi sono allora domandato per quale motivo gli amici di FdI-AN hanno adottato tale iniziativa…potrei sbagliare ma credo che il desiderio di apparire, di volerci essere a tutti i costi, indipendentemente dai contenuti, possa provocare il passo falso da essi compiuto.
Per concludere … voglio fornire ai miei amici di FdI-AN, partito filo-istituzionale [nel senso che di seguito si chiarirà] ulteriori argomenti di discussione per le loro riunioni …e allora dico loro: “Attenzione, non tirate gli stracci per aria. Questo è un gioco nel quale io sono pressochè insuperabile…infatti non ho mai avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato con il Comune di Albano Laziale, non ho mai avuto parenti né affini impiegati presso lo stesso Comune … né mi sono mai adoperato per far ottenere a miei amici e parenti rendite di posizione …ovvero retribuzioni …al netto del lavoro…” … a verbis ad verbera”.